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La Direttiva del Consiglio del 21 dicembre 1988 (89/106/CEE) si applica ai materiali da costruzione - ovvero ai prodotti destinati ad essere incorporati permanentemente in opere di costruzione - con lo scopo di rimuovere le barriere commerciali nell'area del mercato della UE mediante l'adozione da parte degli Stati Membri di medesimi standard europei di prodotto. Secondo quanto previsto dal provvedimento, per poter essere immessi sul mercato i prodotti da costruzione devono risultare idonei all'uso previsto e rispondere a requisiti essenziali in materia di: resistenza meccanica e stabilità, sicurezza in caso di incendio, igiene salute e ambiente, sicurezza nell'impiego, protezione contro il rumore, risparmio energetico e ritenzione di calore. A tal fine la Direttiva dispone che i produttori di materiali da costruzione, per poter commercializzare i loro prodotti in Europa, debbano apporvi la marcatura CE, rispettando le relative norme armonizzate di prodotto. La sigla CE attesta infatti la conformità del prodotto alle direttive europee e la rispondenza ai suddetti requisiti essenziali. Nel documento allegato alla Direttiva sono indicati il modello del marchio CE e le condizioni per il suo impiego. La Direttiva, in vigore, fino al 24 aprile 2011, è stata abrogata dal Regolamento 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio.