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Per contrastare il fenomeno dell'incidentalità stradale e con il fine di raggiungere gli obiettivi indicati dal Secondo Programma per la sicurezza stradale elaborato dalla Commissione europea, il documento dell'allora Ministero dei Lavori Pubblici illustra: i principi da adottare per l'elaborazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, i campi di intervento prioritari, le linee di azione, le misure da adottare per verificare e migliorare l'efficacia del Piano, le strutture e gli strumenti a supporto della gestione. Le indicazioni di varia natura si basano sui risultati della "Seconda Relazione al Parlamento sullo Stato della Sicurezza Stradale" che, elaborata a seguito dell'amanazione della norma istituiva del Piano, non si limita a fornire una descrizione dello stato e dell'evoluzione dell'incidentalità stradale ma individua le principali aree problematiche e i fattori di rischio su cui intervenire.