Caratteri e fattori di interesse
Sulla base di quanto disposto dalla Legge istitutiva 144 del 1999, il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) assume l'obiettivo di ridurre il numero delle vittime (morti e feriti) del 40% entro il 2010, così come indicato dalla Commissione europea nel Secondo Programma di azione per il miglioramento della sicurezza stradale nei Paesi membri. Per il raggiungimento di tale obiettivo, il Piano indica specifiche strategie: la concentrazione degli interventi sulle situazioni di massimo rischio; la promozione di misure innovative nel settore della sicurezza stradale; uno più stretto coordinamento tra i diversi livelli decisionali; la creazione di strutture tecniche specificamente dedicate; il maggiore coinvolgimento dei privati nelle fasi di definizione, attuazione e gestione degli interventi. Il Piano è composto da due documenti. Il documento sulle "Azioni Prioritarie" definisce le "Azioni di primo livello" (finalizzate a migliorare lo stato della sicurezza stradale sui sistemi infrastrutturali e nei comparti di mobilità a massimo rischio) e le "Azioni di secondo livello" (volte ad intervenire in maniera sistematica e diffusa sul territorio per migliorare l'efficacia complessiva delle politiche di sicurezza stradale). Nello stesso documento vengono, inoltre, individuati gli strumenti e le strutture necessarie a supportare le varie fasi di attuazione, gestione e monitoraggio del Piano. Il secondo documento contiene gli "Allegati Tecnici" articolati in tre sezioni: 1) morti, feriti e danno sociale sulle strade ed autostrade, ordinate per indice di rischio; 2) quadri riepilogativi delle strutture e delle linee di attività individuate dal Piano; 3) elenco dei modelli di autovetture analizzate dal 1996 al 2001 dal Programma EuroNCAP.